QUANDO LA VITA CI METTE IN VIAGGIO

LOGO CENTRI

🏦 Ciclo di incontri presso il Centro di interpretazione dei mestieri “Terre in viaggio” al Museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie

📍 Martedì 7 gennaio 2020
ore 18.00
MARCO PUNTIN (cooperante in missioni internazionali)
“Da Maniago a Kabul, passando per il Congo e il Kurdistan”

Marco Puntin, specializzatosi in Scienze delle Relazioni Internazionali dell’Africa e dell’Asia ha operato in vari contesti: ha svolto il suo tirocinio presso l’ambasciata italiana in Etiopia; ha lavorato con varie ONG:
> nella Repubblica Democratica del Congo si è occupato di protezione dell’infanzia/sostegno a orfanotrofi;
> nel Kurdistan iracheno ha lavorato nelle cliniche all’interno dei campi profughi, dove si occupava di logistica e gestione amministrativa;
> in Afghanistan è stato Grant Manager presso gli ospedali chirurgici per vittime della guerra.

 

📍 Venerdì 17 gennaio 2020
ore 18.00
MIRIAM FERRARIN (travel blogger e fotografa)
“Viaggio in Myanmar (Birmania) tra pagode, religione e natura”

Miriam Ferrarin, si definisce “giramondo ma sono maniaghese e a questo ci tengo in modo particolare”.
Nel 2018 dopo vari mesi passati a valutare e pensare il da farsi decide di lasciare il lavoro che aveva, uscire dalla sua “comfort zone” e partire con un biglietto di sola andata per il sud est asiatico.
Quel viaggio alla fine è durato 11 mesi: Miriam ha esplorato 13 diversi paesi, ha affrontato una difficile situazione, ha mangiato le cose più strane, ha dormito nei posti più assurdi e ha utilizzato tutti i mezzi di trasporto che l’Asia propone.
Il suo viaggio, che definisce “l’esperienza più incredibile della mia vita” è iniziato in Myanmar, per poi ritornarci a distanza di qualche mese e visitare alcune delle minoranze etniche presenti nel paese.

 

📍 Venerdì 24 gennaio 2020
ore 18.00
ROMANO VECCHIET (responsabile dei Civici Musei Udine) SARA PALLUELLO (giornalista)
“Un gioiello tra i binari Storia della ferrovia pedemontana Sacile-Gemona tra emigrazione e promozione turistica”

La “Pedemontana del Friuli”, ovvero la linea ferroviaria Sacile-Gemona, è una delle più belle ferrovie italiane non solo per i paesaggi, ma per il fascino delle sue stazioni, dei ponti, viadotti, trincee, rilevati e gallerie.
La sua storia è significativa delle esigenze prima commerciali, e poi strategico-militari tra Otto e Novecento.
Con l’estate del 2012 la vita di questa strada ferrata sembrò definitivamente arrestarsi: una piccola frana ne compromise l’esercizio e il traffico venne sospeso.
Cinque anni di mobilitazioni e battaglie, a tutti i livelli, resero possibile la riapertura della linea, oggi tra le dieci linee ferroviarie di eccellenza storico-turistica in Italia e con un numero di viaggiatori in costante crescita.
Questo libro ne ricostruisce la storia con un completo apparato fotografico e con documenti inediti.

> Romano Vecchiet oltre a vari studi di biblioteconomia e letteratura italiana, recentemente ha pubblicato “Treni d’archivio: capitoli di storia delle ferrovie in Friuli” (Forum 2016) e “Il fascino del treno: piccole divagazioni di viaggio tra binari e stazioni” (Ediciclo 2016).

> Sara Palluello dal 2016 al 2018 ha seguito da cronista del “Diario di Pordenone” la battaglia per la riapertura della linea ferroviaria Pedemontana. Nel 2018 ha realizzato i testi del libro fotografico “Scattati e impiattati” di Roberto Pedi.

Leave a Reply